Salumi cotti italiani, Pechino apre le porte

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I salumi cotti italiani possono essere esportati in Cina. Dopo 10 anni di trattative, prosciutto cotto, mortadella, cotechini e altri salumi trattati termicamente potranno entrare nel mercato cinese. Non è un’apertura indiscriminata, ma limitata a un gruppo di marchi italiani che hanno il via libera a vendere in Cina salumi cotti ottenuti da suini nati, allevati e macellati nei confini della Penisola. Le imprese autorizzate sono Agricola tre valli, Leoncini, Felsineo, Brianza salumi e Lusetti salumi.

La notizia segue la firma del memorandum di intesa tra Italia e Cina per promuovere lo scambio di informazioni e la cooperazione per la sicurezza alimentare, in particolare sulla normativa, i requisiti tecnici, il sistema dei controlli e delle ispezioni negli alimenti e le situazioni di allerta.

Nel 2012 l’industria italiana ha esportato salumi per 1,11 mld €, con valori e volumi in crescita sull’anno prima rispettivamente del 7,2% e del 3,8%. Germania, Francia, Regno Unito e Austria sono i principali mercati di sbocco per l’export tricolore. Ma a fare da traino nel 2013 sono stati anche i paesi emergenti, verso cui il valore degli scambi è aumentato del 16,5%.

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