Bevande analcoliche e obesità negli adolescenti, lo studio in 107 Paesi

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Il consumo di bevande analcoliche è chiaramente correlato all’aumento dei casi di sovrappeso e obesità tra gli adolescenti. La conferma proviene da uno studio anglo-giapponese, pubblicato su Jama Network Open. (1)

Bevande analcoliche e obesità, lo studio

I ricercatori della Queen Mary University di Londra e dell’Istituto nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro di Kanagawa hanno esaminato i livelli di consumo di bevande analcoliche e l’incidenza di sovrappeso e obesità in 405.528 adolescenti in età scolare (bambini iscritti a scuola) di 107 Paesi e regioni (di cui 65 a basso/medio reddito e 42 ad alto reddito).

Complessivamente, il 17% degli adolescenti (età media 14 anni) è risultato in sovrappeso o obeso e il 33% ha dichiarato di consumare bevande analcoliche una o più volte al giorno.

Il dato peggiore nell’isoletta di Niue

L’incidenza di sovrappeso e obesità rilevata varia dal 3% in Cambogia al 64% in Niue. La piccola isola nell’Oceano Pacifico emerge anche per un altro record sconveniente. Tra i suoi adolescenti si registra infatti anche il picco massimo di consumo di bevande analcoliche una o più volte al giorno: l’80% in confronto al 3% dei più attenti giovani islandesi.

L’eclatante corrispondenza di causa-effetto rilevata a Niue è la perfetta sintesi dei dati raccolti nei 107 paesi considerati, che evidenziano un’associazione statisticamente significativa tra il consumo giornaliero di bevande e il sovrappeso/obesità.

La prateria dei Paesi a basso reddito

I consumi di bevande analcoliche continuano a crescere, in particolare nei paesi a basso e medio reddito, bersagliati dalle convincenti tecniche di marketing dell’industria di settore.

Le politiche sanitarie nazionali, tuttavia, in pochi casi contrastano questo fenomeno, guidati da una miopia che aprirà gli occhi troppo tardi sugli effetti nocivi per la salute della popolazione e le casse dell’assistenza sanitaria. (2)

La comprensione dell’associazione tra il consumo di bevande analcoliche e chili di troppo è importante per frenare la tendenza, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito, perché molte aziende produttrici di bevande stanno intensificando il marketing e la promozione delle vendite in quelle aree’, avvertono i ricercatori.

Correlazioni tra consumi di soft drink, sovrappeso e obesità

L’analisi dei dati mostra come a ogni aumento del 10% di consumo giornaliero di bevande analcoliche corrisponda un aumento del 3,7% nell’incidenza di sovrappeso o obesità.

Le correlazioni tra il consumo di soft drink, sovrappeso e obesità vengono spiegate con due probabili meccanismi:

– la banale assunzione di una eccessiva quantità di energia, a causa della squilibrata quantità di zucchero aggiunta alle bibite,

– una diminuzione del senso di sazietà, dovuto all’ingestione di calorie liquide, con conseguente ricerca di calorie ‘solide’ nei pasti successivi.

Quali soluzioni

La sugar tax è la più comune politica di contrasto al consumo eccessivo di bevande analcoliche e al conseguente aumento dei tassi di obesità. Questa misura è stata implementata in oltre 50 paesi in tutto il mondo, con evidenze di efficacia, come nel recente studio sulle adolescenti britanniche. (3)

Gli autori dello studio evidenziano che

– i paesi ad alto reddito hanno maggiori probabilità di applicare tasse sulle bevande analcoliche rispetto ai paesi a basso e medio reddito (42,9% vs 21,5%),

– nei paesi con tasse sulle bevande analcoliche, la prevalenza del consumo giornaliero di bevande analcoliche tra gli adolescenti che vanno a scuola è inferiore rispetto ai paesi senza tali tasse (30,2% vs 33,5%).

Questi risultati suggeriscono che i governi, in particolare quelli dei paesi a basso e medio reddito, dovrebbero intraprendere azioni come l’imposizione di tasse sulle bevande analcoliche per ridurre il consumo di bevande analcoliche o per ridurre la quantità di zucchero consumato dalle bevande analcoliche, per contribuire a frenare il rapido aumento nell’obesità’, concludono i ricercatori, che invocano anche la promozione di altre misure sanitarie, come la riduzione dell’apporto calorico e di grassi saturi e l’aumento dell’attività fisica.

Note

(1) Hu H, Song J, MacGregor GA, He FJ. Consumption of Soft Drinks and Overweight and Obesity Among Adolescents in 107 Countries and Regions. JAMA Netw Open. 2023;6(7):e2325158. doi:10.1001/jamanetworkopen.2023.25158

(2) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. Bevande zuccherate e dolcificate, snack dolci. Studi su mortalità prematura e sugar tax. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.9.19

(3) Marta Strinati. Sugar tax. Meno 5.000 casi di obesità tra le ragazze britanniche. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.1.23

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