FOPNL. Stato dell’arte e proposta in USA

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FOPNL USA

I sistemi di FOPNL (Front-of-Pack Nutrition Labelling) – sotto forma di ‘mandatory nutrition warning’, punteggi e scale cromatiche basate sui profili nutrizionali e ‘healthy logo’ (i.e. Nutri-Score), obbligatori e volontari – continuano a diffondersi nei 5 continenti, in linea con le esigenze di sicurezza nutrizionale e le raccomandazioni di WHO (World Health Organization). (1)

Il 14 gennaio 2025 la Food and Drug Administration (FDA, USA) ha a sua volta proposto un’etichetta nutrizionale obbligatoria da applicare sul fronte delle confezioni, per ‘fornire informazioni accessibili e immediate che aiutino i consumatori a identificare rapidamente e facilmente in che modo gli alimenti possono far parte di una dieta sana’. (2) Lo stato dell’arte a seguire.

1) Front-of-Pack Nutrition Labelling (FOPNL), lo stato dell’arte nel mondo

FOPNL (Front-of-Pack Nutrition Labelling) è il sistema di etichettatura nutrizionale sul fronte delle etichette già adottato, o in via di sviluppo e/o implementazione, in parecchi Paesi del mondo:

a) ‘mandatory nutrition warnings’. Obblighi già definiti in Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Messico, Perù, Uruguay, Venezuela; Iran, Israele; Thailandia, Singapore, Sri Lanka;

b) ‘mandatory nutrition warnings’. Lavori in corso in Barbados, Costa Rica, Guatemala, El Salvador, Giamaica, Panama, USA; Camerun, Ghana, Etiopia, Kenya, Tanzania, Uganda, Sudafrica; India, Pakistan, Filippine;

FOPNL in USA e nel mondo
Fonte: FOPWL regulations around the globe. Global Health Advocacy Incubator. Last updated June 2023 https://tinyurl.com/ye279hkc

c) ‘voluntary FOPNL’. Nutri-Score è il sistema più diffuso e apprezzato nel Vecchio Continente (in Austria, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Romania, Spagna, Svizzera), seguito da ‘keyhole system’ (in Norvegia, Svezia, Islanda, Danimarca, Lituania, Macedonia) e lo storico ‘multiple traffic light system’ in UK. Altri sistemi nazionali sono applicati in Olanda, Danimarca, Finlandia, Slovenia, Croazia, Italia.

Sistemi volontari di FOPNL sono altresì applicati in Nigeria, Zambia, Zimbabwe e Sudafrica; Israele, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti; Cina, Thailandia, Indonesia, Malesia, Singapore, Brunei, Corea del Sud, Filippine; Australia e Nuova Zelanda. (1)

2) USA, ‘Nutrition Info box’. La proposta di FDA

La proposta di etichettatura nutrizionale sul fronte della confezione (FOPNL) che FDA ha pubblicato per consultazione pubblica aperta fino al 16 maggio 2025 consiste in un ‘Nutrition Info’ box – in apposito formato, nei colori bianco e nero – che comprende:

– l‘esposizione dei valori di grassi saturi, sodio e zuccheri aggiunti – in percentuale rispetto alle assunzioni quotidiane raccomandate (‘% daily value’) per ciascuno di essi – riferiti a una ‘serving size’, espressa in ‘misure domestiche’. E.g. ‘Per serving (whole package)’ o ‘Per serving ( 1/2 cup)’; (3)

– l’interpretazione dei tre valori di cui sopra. ‘Low’, quando la porzione apporti < 5% del ‘daily value’ (DV) rispettivamente stabilito per grassi saturi, sodio e zuccheri aggiunti; ‘Med’ se l’apporto insiste nel range dal 6% al 19% del corrispondente DV; ‘High’ quando tale apporto superi il 20% del DV;

– l’indicazione ‘FDA.gov’, nell’ultima riga del ‘Nutrition Info’ box, per rafforzare la fiducia dei consumatori sulla credibilità dei dati esposti;

– la facoltà di aggiungere il valore energetico (Kcal), sempre riferito alla ‘serving size’, in un riquadro sottostante o in un ovale a destra del ‘Nutrition Info’ box. L’indicazione di valore rimane comunque obbligatoria nella tabella nutrizionale estesa (‘Nutrition Facts’), a sua volta obbligatoria.

2.1) Nutrient claims, parziale revisione

‘Nutrition Info’ box si inserisce nel più ampio contesto delle politiche nutrizionali portate avanti da FDA, le quali comprendono l’aggiornamento dei requisiti per poter esporre la dicitura ‘healthy’ in etichetta dei prodotti alimentari.

FDA propone così di rivedere anche la disciplina dei nutrition claims sotto due aspetti, al duplice scopo di dare seguito all’iniziativa FDA per la riduzione del sodio nella dieta e di garantire la coerenza tra i ‘nutrient claims’ e il Nutrition Info’ box:

– sodio. Il limite per l’indicazione volontaria ‘low sodium’ dovrebbe venire ridotto – da 140 a 115 mg per RACC (Reference Amount Customarily Consumed) o 100 g – in linea con l’attuale scienza nutrizionale; (4)

– ‘nutrient claims’. L’utilizzo dei NC ‘low sodium’ e ‘low saturated fats’ dovrebbe venire precluso ai prodotti che non soddisfino i requisiti richiesti (<5% DV per ‘serving size’) per riportare i rispettivi valori ‘low’ nel ‘Nutrition Info’ box.

3) ‘Nutrition Info’ e ‘GDAs’, affinità e divergenze

Il sistema ‘Nutrition Info’ box a ben vedere è basato sul sistema GDAs (‘Guideline Daily Amounts’), sviluppato e già imposto da Big Food al legislatore europeo. (5) Con la sola aggiunta dell’interpretazione (Low, Middle, High) che – sebbene apprezzabile – è basata su valori relativi e parziali. ‘Nutrition Info’ box riferisce infatti soltanto a:

– porzione, anziché 100 g/ml di prodotto, come invece raccomandato da WHO. (6) Questo approccio riduce la possibilità di comparare i valori nutrizionali dei vari prodotti a scaffale, sebbene in USA questo limite venga mitigato dalla standardizzazione delle ‘serving size’ per categorie di prodotti; (7)

– valore percentuale rispetto a un ‘daily value’ (vale a dire, la quantità raccomandata di nutrienti che un ‘adulto medio’ dovrebbe assumere, o non superare, ogni giorno). Un dato fuorviante per le fasce di popolazione i cui fabbisogni sono inferiori (e.g. bambini, donne di peso <70 kg) o superiori (i.e. individui di peso >70 kg);

– nutrienti ‘negativi’ (i cui apporti devono venire controllati, spesso anche ridotti rispetto ai consumi medi). (8) Senza considerare i valori positivi (i.e. proteine, fibre, presenza di frutta e verdura, frutta secca con guscio e legumi, oli d’oliva), che in alcuni casi possono bilanciare i profili nutrizionali degli alimenti, almeno in parte. (9)

4) Nutri-Score, un’occasione perduta per gli USA

Lo schema di ‘Nutrition Info’ box deriva da due focus group condotti da FDA, nel 2008 e nel 2022, e un successivo studio sperimentale su 9.200 adulti statunitensi, membri di un panel di consumatori online, basato su un questionario web.

Gli studi di FDA hanno tuttavia considerato le variazioni su soli quattro schemi di FOPNL (Front-of-Pack Nutrition Labelling) allora presenti, nel 2008, sul mercato USA e internazionale:

– Guideline Daily Amounts (GDAs);

– Nutrition Tips;

– Nutrition Tips-High In;

– High In.

Nutri-Score – il sistema FOPNL più apprezzato e diffuso in Europa, che ha raccolto il più ampio consenso scientifico internazionale ed è in linea con le raccomandazioni WHO e Codex Alimentarius (10,11,12,13) – non è stato tuttavia considerato da FDA. Una grande occasione perduta.

5) Conclusioni provvisorie

La global syndemic – una pandemia di malattie gravi e croniche (Non-Communicable Diseases, NCDs) associate a diete squilibrate, obesità e sovrappeso – dovrebbe indurre tutti i decision-maker a introdurre senza ritardo l’obbligo di FOPNL.

Il sistema Nutri-Score, come confermato anche in un recente studio comparato di OECD, risulta essere più completo ed efficace di altri. (11) La sua adozione su scala planetaria dovrebbe perciò venire promossa, con gli obiettivi di:

– estendere a livello globale la sua governance, laddove le decisioni dello Steering Committee sono basate sulle raccomandazioni del comitato scientifico indipendente, tenuto anche conto dei contributi degli stakeholders; (14)

– garantire ai cittadini di ogni Paese il facile accesso a notizie semplici e uniformi, essenziali per la scelta dei singoli alimenti e la comprensione del loro ruolo nella dieta, che si basano su raccomandazioni dietetiche aggiornate;

– raccogliere e condividere informazioni omogenee sulla qualità nutrizionale dei milioni di prodotti alimentari disponibili nei vari Paesi, come già sta accadendo grazie a Open Food Facts, a servizio della comunità globale degli stakeholders.

Dario Dongo

Note

(1) FOPWL regulations around the globe. Global Health Advocacy Incubator. Last updated June 2023 https://tinyurl.com/ye279hkc

(2) FDA Issues Proposed Rule on Front-of-Package Nutrition Labeling. FDA, press release. January 14, 2025 https://tinyurl.com/4fepr2bx

(3) La quantità esatta della porzione – in unità di peso o di volume – viene invece specificata, accanto alla ‘household measure’, nella tabella nutrizionale completa (‘Nutrition Facts’) a sua volta obbligatoria

(4) Nutrition Facts label final rule (2016) ha infatti diminuito il DRV (Daily Recommended Value) per il sodio, da 2.400 mg a 2.300 mg (da 6 a 5,75 g di sale). Tale revisione deriva dal consenso sull’esigenza di ridurre l’assunzione di sodio, ‘poiché esiste una relazione diretta tra l’assunzione di sodio e l’aumento della pressione sanguigna

(5) Food Information Regulation (EU) 1169/11 ha infatti introdotto i c.d. Reference Intakes, quale informazione volontaria da riportare sul fronte dell’etichetta alimentare, in antitesi a un FOPNL di tipo interpretativo, quale il traffic-light system già allora diffuso in UK. E fu soltanto l’ostinazione della relatrice al Parlamento Europeo Renate Sommer, in seconda lettura della proposta, a far sì che venisse imposto riferire almeno il valore energetico anche ai 100 g/ml di prodotto (articolo 33.2, capoverso)

(6) Si veda il paragrafo 1.c al precedente articolo di Dario Dongo. NutriScore and Nutriform, professor Serge Hercberg provides clarity. FT (Food Times). April 20, 2023

(7) In Unione Europea, viceversa, gli operatori possono stabilire liberamente la quantità (spesso irrealistiche e disomogenee, tra prodotti di varie marche nell’ambito delle stesse categorie di prodotti) delle porzioni

(8) Food Information Regulation (EU) 1169/11 a sua volta prevede che i ‘Guideline Daily Amounts’ (GDAs), rinominati ‘Reference Intakes’, siano limitati:
– al solo valore energetico (per porzione e per 100 g/ml), ovvero
– a valore energetico (per porzione e per 100g) e grassi, grassi saturi, zuccheri e sale (articolo 30.5)

(9) FDA ricorda che le ‘Dietary Guidelines for Americans, 2020-2025 raccomandano, tra l’altro, di limitare l’assunzione di grassi saturi, sodio e zuccheri aggiunti per ottenere modelli alimentari sani’. Privilegiando tuttavia la sintesi dell’informazione, sulla base delle preferenze espresse dai consumatori USA in ambito dei due studi da essa coordinati

(10) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Come risolvere l’enigma nutrizionale? Notizie sul fronte etichetta, rassegna e prospettive. GIFT (Great Italian Food Trade). 29.12.20

(11) Marta Strinati. NutriScore and three other nutritional labels compared. OECD study. FT (Food Times). February 16, 2024

(12) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. European Commission, research confirms NutriScore approach. FT (Food Times). September 14, 2022

(13) Dario Dongo. Codex Alimentarius, the NutriScore and the WHO guidelines. FT (Food Times). September 29, 2021

(14) Si veda il paragrafo 1 (NutriScore, governance and evolution of the algorithm) del precedente articolo di Dario Dongo. NutriScore, evolution of the science-based algorithm. FT (Food Times). August 1, 2022

Dario Dongo
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Dario Dongo, lawyer and journalist, PhD in international food law, founder of WIISE (FARE - GIFT - Food Times) and Égalité.