Acesulfame K e dieta, una combinazione pericolosa per le funzioni cognitive. È quanto emerge dalla ricerca dell’Università giapponese Meijo, la quale ha rilevato che il consumo di acesulfame k combinato a una dieta ipoglucidica addirittura danneggia la memoria.
Gli autori dello studio – pubblicato su Phisiology & Behavior – hanno somministrato per 4 settimane l’edulcorante acesulfame k alle cavie alimentate con una dieta a regime ridotto di carboidrati. Al termine del periodo, hanno sottoposto i topi a test comportamentali per una settimana.
Dall’osservazione è emerso che le cavie hanno subito una riduzione della memoria cognitiva, con difficoltà nell’orientamento e nel riconoscimento degli oggetti.
Dopo i test comportamentali, i topi sono stati sacrificati e analizzati. Ne è emerso che i livelli di glucosio nella corteccia frontale erano notevolmente diminuiti, in confronto alle cavie sottoposte alla sola dieta ipocalorica, nonostante fossero simili i livelli di glucosio nel plasma.
“Le persone preferiscono assumere bevande a zero calorie o a basso contenuto calorico e cibi con dolcificanti artificiali, anche se recentemente è stato suggerito che l’uso di dolcificanti artificiali a lungo termine influenza le funzioni fisiologiche“, scrivono i ricercatori. “Questi risultati suggeriscono che la combinazione di assunzione a lungo termine di AceK (acesulfame k, ndr) e dieta LC (ipocalorica, ndr) influisce sulla funzione cognitiva, attraverso la riduzione dei livelli di glucosio corticale“.