Allergeni, FDA contesta gli abusi di ‘may contain’

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FDA allergeni abusi 'may contain' Bimbo Bakeries

Food and Drug Administration (FDA) è intervenuta nei confronti del colosso Bimbo Bakeries – il più grande gruppo industriale USA nel settore della panificazione – per contestare l’abuso di indicazioni precauzionali in etichetta sulla possibile presenza di allergeni (‘it may contain…). (1)

1) FDA, le indagini su Bimbo Bakeries

Gli ispettori di FDA e del Dipartimento dell’Agricoltura hanno condotto ispezioni negli stabilimenti di Bimbo Bakeries a Phoenix (Arizona) e Topeka (Kansas), tra ottobre e novembre 2023.

La revisione delle etichette, nell’ambito dei controlli ufficiali, ha rivelato’ gravi violazioni del Federal Food, Drug, and Cosmetic Act’ e delle normative applicabili.

2) Allergeni, abusi su ‘contain’ e ‘may contain’

Le etichette di una serie di prodotti ready-to-eat (RTE) – pane a fette a marchio ‘Sara Lee’ (Artesano Brioche, Delightful Multigrain, Artesano Golden Wheat e Artesano Smooth Multigrain) – ‘sono false o fuorvianti’, secondo FDA, poiché:

‘includono i semi di sesamo tra gli ingredienti e le dichiarazioni ‘Contiene’ [allergeni, ndr]; e tuttavia,

‘i semi di sesamo non sono un ingrediente nelle formulazioni del prodotto’.

L’etichetta di un altro pane pronto al consumo a marchio Brownberry (Whole Grains 12 Grains and Seeds) è a sua volta errata poiché riferisce a ‘noci, mandorle e nocciole’ – tra gli ingredienti e le dichiarazioni ‘contiene’ – senza che; esse siano presenti nella formula del prodotto.

3) Grano khorasan, non Kamut

Un’altra violazione di legge rilevata da FDA è il riferimento in lista ingredienti a ‘Kamut®’ – il quale è un semplice marchio registrato – anziché al grano khorasan che ne esprime la varietà botanica.

Grano (tra cui farro e grano khorasan), segale, orzo, avena o i loro ceppi ibridati e prodotti derivati’ devono venire invece indicati sempre con i rispettivi nomi, anche in Unione Europea come si è visto. (2)

4) Buone prassi di lavorazione e rischio di contaminazione con allergeni

‘FDA si aspetta che i produttori di alimenti seguano buone pratiche di fabbricazione e implementino controlli preventivi per impedire l’incorporazione involontaria di allergeni in alimenti che non sono formulati per contenerli.

L’etichettatura non sostituisce l’aderenza alle buone pratiche di fabbricazione o l’implementazione di controlli preventivi. Invece, le aziende devono rispettare i requisiti applicabili per affrontare il contatto incrociato con gli allergeni’. (1)

5) Contaminazioni accidentali ed etichettatura

Gli operatori del settore alimentare, prosegue FDA:

‘possono decidere di apporre volontariamente dichiarazioni di avviso sugli allergeni sui prodotti per avvisare i consumatori della possibile presenza di allergeni alimentari principali a causa del contatto incrociato’.

-nondimeno, ‘qualsiasi dichiarazione di avviso sugli allergeni deve essere veritiera e non fuorviante’. (1)

6) PAL (Precautionary Allergens Labelling)

L’informazione precauzionale volontaria (PAL, Precautionary Allergens Labelling) – come si discute da almeno sei anni in sede di Codex Alimentarius (3) – può dunque venire inserita in etichetta solo a condizione di una scrupolosa analisi dei rischi che riveli:

-l’effettivo rischio di contaminazione del singolo prodotto alimentare con una o più delle singole proteine degli allergeni oggetto di indicazione obbligatoria (4,5);

-l’impossibilità di escludere tale rischio, nonostante l’applicazione delle GMPs (Good Manufacturing Practices) nello stabilimento e la linea produttiva interessati.

7) Soglie di tolleranza, il problema irrisolto

Il problema irrisolto – in USA, come a livello UE – rimane la definizione delle soglie (Reference doses) al di sotto delle quali, a seguito di apposite analisi sui prodotti finiti, sia possibile escludere il rischio di reazioni avverse da parte dei consumatori allergici (6,7).

La stessa FDA, nel riferire a possibili residui di allergeni nei prodotti alimentari, accenna l’idea di ‘quantità insignificanti’. La cui definizione è tuttavia indispensabile sia per l’etichettatura degli alimenti, sia per la gestione di eventuali rischi di sicurezza alimentare.

Dario Dongo

Note

(1) FDA warning letter to Bimbo Bakeries USA, Inc. June 17, 2024 https://t.ly/7dAHV

(2) Dario Dongo. Allergeni, farro frumento o grano? GIFT (Great Italian Food Trade). 28.2.19

(3) Dario Dongo. Allergie alimentari e PAL, Codex Alimentarius. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.11.18

(4) Gli allergeni oggetto di informazione specifica obbligatoria, in Unione Europea, sono indicati in Allegato II al Food Information Regulation (EU) No 1169/11.

(5) Food Allergens – International Regulatory Chart https://farrp.unl.edu/IRChart

(6) Si veda il paragrafo 4 (Allergie alimentari, le soluzioni indispensabili) al precedente articolo di Dario Dongo. FDA, test su allergene latte nel cioccolato USA. GIFT (Great Italian Food Trade). 18.9.24

(7) Dario Dongo. Allergeni e RASFF, blackout europeo. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.7.22

Alfonso Piscopo
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Veterinary Director of the Provincial Health Authority of Agrigento and member of the scientific committee 'Eurocarni', he is the author and co-author of hundreds of scientific and non-scientific articles in national and international journals.