Riproponiamo anche quest’anno ai nostri lettori di provare l’esperienza del Dry January – magari anche con l’aiuto della app gratuita Try Dry® (1) – per migliorare la propria salute tramite l’astensione dal consumo di bevande alcoliche, un mese almeno.
Riduzione del peso, luminosità della pelle, maggiore energia fisica e mentale, migliori performance sportive sono i benefici più immediati. Con la prospettiva, in un periodo più lungo, di ridurre i rischi di mortalità prematura legati a 60 malattie. (2)
1) Dry January, la storia
Dry January è una campagna internazionale di grande successo, lanciata a gennaio 2013 da Alcohol Concern, ora Alcohol Change UK. L’iniziativa nasce da Emily Robinson, la quale ha aderito all’associazione nel gennaio 2012 per riproporre la rinuncia all’alcol che lei stessa aveva sperimentato nel gennaio 2011, per prepararsi a una mezza maratona. Riscontrandone benefici inimmaginabili per la sua salute fisica e mentale.

La prima esperienza di Emily Robinson aveva raccolto un interesse imprevedibile presso la popolazione britannica, dopo una ‘escalation’ della sua condivisione, da un ristretto gruppo di amici a una serie di eventi che sono stati ripresi dai mass media. Gli inglesi, ha spiegato Emily, erano spesso abituati a parlare di alcol quale ospite fisso delle loro relazioni sociali. Ed era ora di introdurre un nuovo argomento di dialogo, quale appunto il Dry January e i suoi benefici. (3)
2) Il successo internazionale
Il primo studio condotto sul Dry January – basato sui questionari compilati da 4.232 partecipanti, analizzati dai ricercatori dell’Università del Sussex (de Visser et al., 2020) – ha offerto risultati promettenti. L’esperto di cambiamenti comportamentali in relazione all’alcol Richard de Visser ha infatti scoperto che, sei mesi dopo la fine della campagna, sette persone su dieci hanno continuato a bere in modo meno rischioso rispetto a prima. E quasi un quarto delle persone che bevevano a livelli ‘dannosi’ prima della campagna sono rientrate nella categoria a basso rischio. (4)
‘Non pensare a cosa rinunci ma a cosa guadagni con questa esperienza’ è il leitmötif che ha conquistato prima la Gran Bretagna, poi Francia, Svizzera, Germania, Norvegia, Islanda, Alto Adige (Italia) e Paesi Bassi. Grazie al sostegno diffuso delle associazioni non-profit, le amministrazioni sanitarie e i media, ma soprattutto al coinvolgimento pubblico interattivo e reciproco. Gli stessi gestori dei pub e altri locali pubblici, in UK, hanno iniziato a fare scorte di birre e altre bevande analcoliche in vista dell’appuntamento di inizio anno.
3) Un mese senza alcool. Quali benefici per la salute?
Smettere di bere anche solo per un mese può apportare numerosi benefici fisici e mentali, riferiscono molti partecipanti al Dry January. Un sonno migliore, una pelle più luminosa e più energia durante il giorno. E i primi studi condotti sul tema offrono ulteriori spunti.
Uno studio prospettico osservazionale (Mehta et al., 2018) su 141 individui adulti, in particolare, ha valutato i cambiamenti nei fattori di rischio metabolici e nei fattori di crescita legati al cancro associati all’astinenza dall’alcol a breve termine. (5)
3.1) Lo studio prospettico
I partecipanti allo studio pubblicato sul British Medical Journal (Mehta et al., 2018) sono stati suddivisi in due gruppi, di astinenza e di controllo
– il primo gruppo (Dry January) era composto da 94 partecipanti (età media 45,5 anni), con un consumo di alcol basale di 258,2 g/settimana;
– il secondo gruppo (‘drinking as usual’) era invece composto da 47 partecipanti (età media 48,7 anni), con consumo di alcol basale di 233,8 g/settimana.
3.2) Risultati
I ricercatori hanno riscontrato riduzioni significative nel primo gruppo, rispetto al secondo, nei valori che seguono:
– indice HOMA (−25,9%), (6)
– pressione arteriosa sistolica (−6,6%)
– pressione arteriosa diastolica (−6,3%)
– peso (−1,5%)
– VEGF (−41,8%), (7)
– EGF (−73,9%). (8)
‘Nessuno di questi cambiamenti è stato associato a cambiamenti nella dieta, nell’esercizio fisico o nel fumo di sigaretta. Non sono stati notati cambiamenti significativi rispetto al basale negli esiti primari o secondari nel gruppo di controllo’.
3.3) Conclusioni preliminari
‘Questi risultati dimostrano che l’astinenza dall’alcol nei bevitori moderati-pesanti migliora la resistenza all’insulina, il peso, la pressione arteriosa e i fattori di crescita correlati al cancro.
I dati supportano un’associazione indipendente del consumo di alcol con il rischio di cancro e suggeriscono un aumento del rischio di malattie metaboliche come il diabete di tipo 2 e la sindrome del fegato grasso’. (4)
4) Damp January
Damp January, gennaio umido, è la proposta alternativa per coloro che sono attratti dai vantaggi di una pausa di un mese dall’alcol ma non si sentono pronti ad affrontare tale impegno. Gli esperti spiegano che sforzarsi a ridurre seriamente il consumo di bevande alcoliche può comunque apportare benefici alla salute.
La scelta di un mocktail (cocktail senz’alcol) invece di un cocktail, una birra analcolica anziché classica, può offrire ‘un senso di maggiore controllo’ sul consumo di alcol rispetto al ‘drinking as usual’. Ed è in ogni caso un’occasione utile per assumere consapevolezza sui propri consumi basali di alcol, e sul proprio rapporto con esso.
5) Try Dry®, la app
Try Dry® è una app realizzata con grande cura – contenuti premium e download gratuito – per aiutare ciascuno a raggiungere i propri obiettivi, quali:
– affrontare la sfida Dry January, sia pure con qualche giorno di ritardo, verso il traguardo dei 31 giorni di sospensione degli apporti di alcol
– ridurre il consumo di bevande alcoliche, secondo il modello Dump January, tenendo comunque nota dei loro consumi
– eliminare del tutto tali consumi. (1)
Semplice ma avvincente, Try Dry® traccia le unità alcoliche, (7) le calorie e i soldi che ciascuno può risparmiare riducendo o eliminando l’alcol dalla propria dieta.
5.1) Una app ‘motivazionale’
La app Try Dry® ha già mostrato la sua efficacia nel motivare le persone a comprendere il proprio rapporto con l’alcol e sostenere i loro impegni per semplificarlo. Nel sacrale rispetto della privacy e del libero arbitrio, ciascuno può decidere di:
– compilare un questionario breve, o un testo più articolato, per comprendere il proprio livello di rischio
– tracciare il proprio modello di consumo e seguire i progressi in termini di unità alcoliche assunte, calorie e soldi risparmiati in un periodo di tempo
– monitorare il proprio benessere con indicatori del sonno, i livelli di energia, l’umore e l’intensità del desiderio
– registrare pensieri, emozioni, riflessioni quotidiane, eventi o apprendimenti nella sezione ‘Note’
– ottenere ‘badge’ per i risultati raggiunti
– fruire di altri strumenti, consigli e risorse gratuiti nella sezione ‘Altro’.
6) Bevande alcoliche, quali alternative?
FDA (Food and Drug Administration, USA) consente di aggiungere la dicitura ‘healthy’ sulle etichette della bevanda più sana in assoluto, l’acqua. (10) Il passaggio dalle bevande alcoliche all’acqua non è peraltro facile e immediato per tutti, soprattutto quando il ‘drink’ venga associato a una gratificazione psicologica e sensoriale.
Una soluzione appagante, in particolare nei mesi freddi, è offerta dalle tisane biologiche ampiamente disponibili in molti bar e locali, oltreché nei supermercati. Con la sola attenzione di evitare l’acquisto di tè e tisane avvolte in bustine di materiali plastici, poiché esse rilasciano centinaia di milioni di nanoplastiche nocive, come si è visto. (11)
Il gesto del bere una bevanda che richiami le varie bevande alcoliche può poi venire preservato grazie alla crescente offerta di loro alternative analcoliche, dalla birra 0% al vino dealcolizzato e le bevande (non più) spiritose (12,13,14). Risparmiando, se possibile, gli aperitivi carichi in zuccheri aggiunti e additivi chimici. (15)
7) Buoni propositi
I buoni propositi per l’anno nuovo possono iniziare col volersi bene e dimostrarlo a se stessi con una pausa detox, almeno per un mese.
Perché non provare? I benefici – anche per il sistema immunitario, come si è visto (16) – possono superare le difficoltà, per ciascuno di noi.
Coinvolgere in questa esperienza i propri cari, amici, familiari e conviventi potrà rafforzare la determinazione e condividere il benessere.
Auguri a tutti, felice anno nuovo!
Dario Dongo
Credit cover Try Dry® app
Note
(1) Try Dry®: the Dry January app. Try Dry® is the powerful, easy-to-use, and totally free premium app helping tens of thousands of people to take control of their drinking. Disponibile su Google Play https://tinyurl.com/3amraj4j e App Store https://tinyurl.com/4d9s4r6x
(2) Dario Dongo. Dry January, un mese di leggerezza senza alcol. Provare per credere. GIFT (Great Italian Food Trade). 31.12.23
(3) The Dry January® story. Alcohol Change UK https://tinyurl.com/3f6n95w3
(4) Richard O de Visser, James Nicholls. Temporary abstinence during Dry January: predictors of success; impact on well-being and self-efficacy. Psychol Health. 2020 Nov;35(11):1293-1305. doi: 10.1080/08870446.2020.1743840
(5) Mehta G et al. Short-term abstinence from alcohol and changes in cardiovascular risk factors, liver function tests and cancer-related growth factors: a prospective observational study. BMJ Open. 2018 May 5;8(5):e020673. doi: 10.1136/bmjopen-2017-020673
(6) HOMA (homeostatic model assessment) è un modello matematico utilizzato per misurare la resistenza all’insulina e la funzione delle cellule beta del pancreas. L’insulino resistenza può venire ricondotta a sindrome metabolica, diabete e prediabete, ovaio policistico, obesità e sovrappeso, steatosi epatica
(7) VEGF (vascular endothelial growth factor) è una proteina essenziale per la crescita dei vasi, sia in condizioni fisiologiche che patologiche. Tale proteina è essenziale nel modulare la risposta infiammatoria intestinale
(8) EGF (Epidermal growth factor) è un fattore di crescita che stimola la riproduzione e la differenziazione di molti tipi cellulari, incluse le cellule dell’epidermide. L’alterazione di tale controllo può determinare gravi patologie, inclusa la trasformazione neoplastica
(9) L’unità alcolica, pari a 10 ml (8 g) di alcol puro, corrisponde alla quantità di alcol che un adulto può metabolizzare o smaltire in un’ora circa. Per calcolare le unità alcoliche nelle diverse bevande si può utilizzare lo Alcohol Units calculator https://tinyurl.com/yx5z2kdk
(10) Dario Dongo. FDA, USA. The ‘healthy’ logo on food labels. FT (Food Times). December 25, 2024
(11) Dario Dongo. Millions of microplastics released from tea bags. Study. FT (Food Times). December 28, 2024
(12) Marta Strinati, Dario Dongo. Birra analcolica, 15 prodotti a confronto. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.9.22
(13) Dario Dongo, Giorgio Perrone. Dealcolized wines, new EU rules and high growth potential. THE ABC’S. FT (Food Times). February 8, 2022
(14) Low and no alcohol drink reviews. Alcohol Change UK https://tinyurl.com/bcrtt24z
(15) Marta Strinati. Aperitivi analcolici, il nostro test su 11 prodotti. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.8.21
(16) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Coronavirus, perché eliminare o ridurre al minimo i consumi di bevande alcoliche. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.4.20
Dario Dongo, lawyer and journalist, PhD in international food law, founder of WIISE (FARE - GIFT - Food Times) and Égalité.