Mangiare regolarmente pesce previene le malattie cardiovascolari. Eliminarlo dalla dieta aumenta invece i rischi. Un nuovo studio condotto dai ricercatori della Aarhus University in Danimarca conferma la funzione benefica di un consumo regolare di pesce grasso di origine marina, ricco di grassi Omega-3.
Lo studio danese, pubblicato sul British Journal of Nutrition, ha valutato gli effetti della introduzione di verdure e patate nella dieta in sostituzione di carne rossa, pollame e pesce, monitorando l’impatto sulle malattie cardiovascolari, che nell’Unione europea comportano una spesa sanitaria di quasi 13 miliardi di euro. Dalla osservazione di oltre 55mila uomini e donne in buone condizioni di salute e di età compresa tra 50 e 64 anni, è emerso che eliminare completamente il pesce comporta un aumento del rischio di infarto dei miocardio.
La sostituzione di verdure e patate alla carne rossa ha evidenziato una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, mentre nessuna variazione è stata associata alla carne di pollame. Statisticamente irrilevante è anche l’apporto del pesce magro, con esiguo contenuto di acidi grassi Omega-3.