Bevande zuccherate, diabete tipo 2 e malattie cardiovascolari

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bevande zuccherate malattie cardiovascolari

Nature Medicine aggiorna il più ampio studio mai condotto (Lara-Castor et al., 2025) sulle correlazioni tra il consumo di bevande zuccherate, il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. (1)

L’analisi si basa sui dati estratti dal Global Dietary Database, stratificati congiuntamente per età, sesso, livello di istruzione e urbanizzazione nel 1990 e nel 2020 a livello globale.

Nel 2020, 2,2 milioni di nuovi casi di diabete di tipo 2 e 1,2 milioni di nuovi casi di malattie cardiovascolari, nel mondo, sono attribuibili alle bevande zuccherate’. Ecco perché.

1) Sugar-sweetened beverages, SSB, nozione

La ricerca in esame definisce le ‘sugar-sweetened beverages’ (SSB) come:

– ‘tutte le bevande con zuccheri aggiunti e ≥50 kcal per porzione da 8 oz [=237 ml], incluse le bevande commerciali o fatte in casa, le bibite, le bevande energetiche, le bevande alla frutta, il punch, la limonata e le ‘aguas frescas’

– con esclusione dei ‘succhi di frutta e verdura al 100%, le bevande non caloriche dolcificate artificialmente, il latte zuccherato’ e le bevande alcoliche (2,3).

2) Bevande zuccherate, obesità e malattie

Le bevande zuccherate (sugar-sweetened beverages SSB) contribuiscono all’aumento di peso eccessivo e alle malattie cardiometaboliche come il diabete di tipo 2 (T2D) e le malattie cardiovascolari (CVD), sia direttamente che mediate dall’aumento di peso’.

Obesità e sovrappeso di bambini e adolescenti sono già stati associati al consumo di bevande zuccherate in un recente studio condotto in 107 Paesi del mondo (Hu et al., 2023), come si è visto. (4)

Il precedente studio del Global Burden of Diseases Nutrition and Chronic Diseases Expert Group (NutriCoDE) aveva a sua volta attribuito al consumo di bevande zuccherate la causa di 184.000 decessi, nel 2010, a livello globale. (5) La ricerca in esame approfondisce e aggiorna lo scenario.

3) Diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. Lo studio in 184 Paesi

Lo studio in esame (Lara-Castor et al., 2025) contribuisce a quantificare i rischi cardio-metabolici attribuibili alle SSB, identificando i sottogruppi di popolazione con il rischio maggiore e le tendenze, per informare in modo più accurato le strategie nazionali.

L’analisi disaggrega perciò i risultati a livello nazionale e subnazionale in base a:

– fattori demografici chiave (e.g. età, sesso, livello di istruzione e urbanizzazione)

– effetti causali diretti delle SSB, aggiustati per età, su T2D, ischemia coronarica e ictus ischemico (aggiustati per BMI, Body Mass Index)

– impatto dell’aumento di peso su T2D, ischemia coronarica e ictus ischemico

– distribuzione della popolazione sovrappeso (BMI ≥ 25) e sottopeso (BMI < 18,5 kg)

– incidenza di diabete di tipo 2, ischemia coronarica e ictus ischemico, stime di DALY (Disability-adjusted life years) e mortalità.

3.1) Metodi

I membri del consorzio GDD (Global Dietary Database) hanno in primo luogo raccolto le indagini sull’assunzione alimentare eseguite tra il 1980 e il 2018, anche in LMIC (Low and Middle Income Countries) presso fonti disponibili al pubblico. A seguire:

– nei casi di indisponibilità di indagini rappresentative, sono state considerate altre indagini nazionali, seguite da indagini regionali, urbane o rurali. O ancora

– grandi coorti locali, a condizione che i bias di selezione e misurazione non comportassero limitazioni evidenti (e.g. studi incentrati su gruppi di popolazione selezionati per una specifica malattia o professione o dieta);

– nei Paesi senza indagini identificate, sono state poi prese in considerazione altre fonti di dati potenziali, tra cui l’Infobase di WHO, il database STEP e i dati dell’indagine sul bilancio familiare.

1.224 anni di dati idonei da fonti pubbliche e private sono stati identificati e selezionati (da 1.634 complessivi), controllati, standardizzati e inclusi nel modello GDD. Tra questi, quelli relativi a 450 indagini che fornivano stime dell’assunzione di SSB.

3.2) Fasce di popolazione più colpite

A livello globale, l’impatto di T2D e CVD associato alle bevande zuccherate è più elevato tra:

– gli uomini, rispetto alle donne
– i più giovani, rispetto agli anziani
– le persone con un livello di istruzione più elevato, rispetto a quelli più bassi, e
– i residenti nelle aree urbane, rispetto a quelle rurali.

Questi dati suggeriscono che né l’istruzione generale, né le sugar-tax siano sufficienti a mitigare i consumi e gli impatti negativi sulla salute dei cittadini più istruiti, senza introdurre rigorosi limiti al marketing di queste bevande e altro junk-food. (6)

3.3) Macro-regioni più afflitte

America Latina e Africa sub-sahariana sono le macro-regioni più afflitte da elevati consumi di bevande zuccherate a cui corrisponde un maggior carico cardiometabolico:

– America Latina e Caraibi (T2D, 24,4%; CVD, 11,3%)

– Africa subsahariana (T2D, 21,5%; CVD, 10,5%).

Dal 1990 al 2020, i maggiori incrementi proporzionali nei casi di T2D e CVD attribuibili a SSB si sono verificati nell’Africa subsahariana (+8,8% e +4,4%, rispettivamente). Asia meridionale e Sud-Est asiatico hanno invece registrato i carichi cardiometabolici più bassi attribuibili alle SSB, in linea con consumi molto inferiori.

Poiché l’assunzione di SSB si è stabilizzata o ha iniziato a diminuire nelle nazioni ad alto reddito, l’industria delle bevande si è rivolta ai mercati emergenti in cui le popolazioni sono altamente sensibili all’attrattiva di marketing degli stili di vita “occidentali” ambiziosi’.

3.4) Risultati

L’impatto complessivo delle bevande zuccherate sulle malattie cardio-metaboliche viene stimato come segue, nel 2020, in 184 Paesi:

– diabete di tipo 2. 2,2 milioni di nuovi casi (9,8% sul totale); 5 milioni di anni di vita aggiustati per disabilità (DALY); 80.278 decessi

– malattie cardiovascolari. 1,2 milioni di casi (3,1%); 7,6 milioni di anni di vita aggiustati per disabilità; 257.962 di decessi.

4) Conclusioni provvisorie

L’Atlante del diabete della International Diabetes Federation (IDF, 2021) riporta che il 10,5% della popolazione adulta (20-79 anni) ha il diabete, e quasi la metà non sa di essere affetta da questa patologia. Entro il 2045, le proiezioni dell’IDF indicano che 1 adulto su 8, circa 783 milioni di persone, sarà affetto da diabete, con un aumento del 46%. (7)

Le malattie cardiovascolari (infarti, ictus, insufficienza cardiaca, etc.) sono la prima causa di morte nel pianeta ove uccidono 20,5 milioni di persone ogni anno, pari a circa il 38% di tutti i decessi per NCDs (Non-Communicable Diseases). (8) Solo in Europa, le morti per CVDs sono 1,7 milioni/anno, con 60 milioni di malati e € 282 miliardi/anno di costi sanitari.

È giunta l’ora che i decisori politici, nel Vecchio Continente come altrove, adottino al più presto misure idonee a ridurre i consumi delle bevande zuccherate e così stimolare la riformulazione delle bevande. Politiche fiscali, restrizioni al marketing e alle vendite, e soprattutto etichette nutrizionali di sintesi come Nutri-Score. (9)

Dario Dongo

Note

(1) Lara-Castor, L., O’Hearn, M., Cudhea, F. et al. & Global Dietary Database. Burdens of type 2 diabetes and cardiovascular disease attributable to sugar-sweetened beverages in 184 countries. Nat Med (2025). https://doi.org/10.1038/s41591-024-03345-4

(2) I dolcificanti artificiali, pur non avendo impatto sul diabete di tipo 2, presentano a loro volta gravi rischi per la salute. Si vedano i precedenti articoli di
– Marta Strinati. I dolcificanti artificiali aumentano il rischio cardiovascolare. GIFT (Great Italian Food Trade). 7.2.23

– Dario Dongo, Camilla Fincardi. Dolcificanti intensivi, microbioma e rischi per la salute. Studio scientifico. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.3.20

(3) Le bevande zuccherate a base di latte, sebbene escluse dalla ricerca in esame, hanno tenori di zuccheri semplici analoghi a quelli delle SSB. Si veda il precedente articolo di Marta Strinati. Frùttolo e altre merende al latte, 10 prodotti a confronto. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.9.21

(4) Marta Strinati. Bevande analcoliche e obesità negli adolescenti, lo studio in 107 Paesi. GIFT (Great Italian Food Trade). 31.7.23

(5) Singh GM, Micha R, Khatibzadeh S, Lim S, Ezzati M, Mozaffarian D; Global Burden of Diseases Nutrition and Chronic Diseases Expert Group (NutriCoDE). Estimated Global, Regional, and National Disease Burdens Related to Sugar-Sweetened Beverage Consumption in 2010. Circulation. 2015 Aug 25;132(8):639-66. doi: 10.1161/CIRCULATIONAHA.114.010636

(6) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. ‘Audiovisual Media Services Directive’ and protection of minors from junk food marketing. FT (Food Times). November 25, 2023

(7) IDF, International Diabetes Federation. Facts and figures https://tinyurl.com/mr2vjsw7

(8) World Heart Report 2024. World Heart Federation https://tinyurl.com/3yrjn83p

(9) Dario Dongo. Public health, Nutri-Score and fiscal measures compared. FT (Food Times). December 27, 2024

Dario Dongo
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Dario Dongo, lawyer and journalist, PhD in international food law, founder of WIISE (FARE - GIFT - Food Times) and Égalité.