Esposizione agli erbicidi e aumento del rischio di melanoma cutaneo, +85%. Meta-analisi

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pesticidi melanoma

La revisione sistematica con meta-analisi di 9 studi scientifici indipendenti, condotti su 184.389 persone, ha associato l’esposizione agli erbicidi (es. glifosato, glufosinate ammonio, dicamba) all’aumento significativo (+85%) del rischio di sviluppo di melanoma cutaneo. (1)

Si riafferma l’esigenza di raccogliere firme all’iniziativa dei cittadini europei #SalviamoLeApi e gli agricoltori. La sola via per ottenere che la Commissione europea effettivamente adotti una politica rigorosa e restrittiva sull’impiego di queste e altre sostanze tossiche, in agricoltura e negli spazi verdi. (2)

Melanoma cutaneo

Il melanoma cutaneo è una delle forme di cancro la cui incidenza è aumentata in misura significativa negli ultimi 50 anni, oltre a essere la più letale tra i tumori del derma. (3) Si sviluppa a partire da formazioni tumorali che coinvolgono i melanociti, vale a dire le cellule presenti nell’epidermide responsabili della produzione di melanina (la quale a sua volta è utile per la protezione degli effetti dannosi dei raggi solari).

I fattori di rischio sono numerosi, di natura endogena (legati ad alcuni fenotipi come pelle chiara, capelli rossi o biondi, occhi verdi o blu) ed esogena (es. esposizione agli erbicidi). (4) L’esposizione cronica alle radiazioni UV (ultraviolette), storicamente considerata uno dei fattori di rischio più importanti, sembrerebbe invece ridurre il rischio di sviluppo del melanoma cutaneo. Numerosi studi epidemiologici di tipo descrittivo hanno infatti rilevato la riduzione del rischio nelle persone che lavorano all’aperto. (5)

Esposizione cutanea agli erbicidi

L’esposizione cutanea agli erbicidi è molto comune e frequente, per via del loro ampio e continuativo impiego in agricoltura e in altre attività legate alla gestione del verde (es. parchi, vivai, aiuole, bordi di strade e binari ferroviari). All’esposizione professionale si aggiungono perciò quella ambientale – legata al c.d. effetto deriva degli agrotossici – e quella alimentare (tramite consumo di cibi ‘convenzionali’, cioè non biologici). Con possibili effetti negativi per la salute pubblica, potenzialmente aggravati dall’esposizione multipla. (6)

La barriera cutanea non basta purtroppo a mitigare l’assorbimento delle sostanze tossiche ai pesticidi che avviene proprio attraverso l’epidermide. Può avvenire durante le fasi di preparazione e utilizzo ovvero a seguito di tali attività, durante il cambio e la manipolazione degli indumenti utilizzati dagli operatori. Alcuni parametri influenzano in modo determinante l’effetto di questa esposizione. In particolare:

– entità e durata dell’esposizione,
– presenza di altri materiali sulla cute,
– temperatura ed umidità ambientale,
– uso di attrezzi e indumenti protettivi personali (7,8).

Effetti sinergici. Effetto cocktail, sole e creme solari

Il c.d. effetto cocktail – vale a dire l’esposizione a due o più sostanze attive (es. glifosato e glufosinate ammonio) – è risultato amplificare l’esposizione agli agrotossici. Con effetti sinergici finora scarsamente esplorati, in particolare per quanto attiene ai possibili effetti cancerogeni delle miscele di pesticidi. Gli studi si focalizzano infatti principalmente su singoli principi attivi o, al più, sulle loro classi di riferimento. (9)

L’esposizione al sole, a sua volta, sembra promuovere un effetto sinergico con i pesticidi negli operatori professionali. Le radiazioni solari possono determinare un incremento della temperatura della pelle e aumentare il flusso sanguigno e la sudorazione, insieme alla permeabilità cutanea dei pesticidi. E l’utilizzo delle creme solari protettive contribuisce ulteriormente all’assorbimento cutaneo dei pesticidi, in particolare nei prodotti che contengono biossido di titanio o ossido di zinco. (10)

Meta-analisi, esiti della ricerca

La meta-analisi condotta dai ricercatori dell’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI), assieme a quelli deIl’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST), ha dimostrato un significativo incremento del rischio dello sviluppo di melanoma nei soggetti esposti agli erbicidi – soprattutto gli operatori professionali – rispetto ai soggetti non esposti.

I soggetti più a rischio risultano essere gli uomini, per via della maggiore esposizione professionale. Altri prodotti agrochimici (es. pesticidi, insetticidi) hanno pure dimostrato un elevato rischio, sia ad alte esposizioni che a esposizioni continue, sebbene esso non sia apparso significativo in termini statistici per quanto specificamente attiene al melanoma cutaneo. In ogni caso, l’insieme dei risultati dovrà ricevere conferma in ulteriori studi.

Sistemi giuridici a confronto

I livelli di tutela della salute pubblica e gli ecosistemi sono molto diversi nei vari sistemi giuridici. Se da un lato l’Unione Europea stenta ad affrontare i rischi legati all’esposizione multipla (effetto cocktail), altri Paesi continuano ad autorizzare agrotossici da tempo vietati in UE. Tra questi i primi esportatori di commodities agricole come Brasile, India e Indonesia (ove è ancora in uso il paraquat), USA, etc. (11,12,13).

Dario Dongo e Andrea Adelmo Della Penna

Immagine di copertina di NSAE

Note

(1) Stanganelli I, De Felici MB, Mandel VD, Caini S, Raimondi S, Corso F, Bellerba F, Quaglino P, Sanlorenzo M, Ribero S, Medri M, Farnetani F, Feliciani C, Pellacani G, Gandini S; IMI the Italian Melanoma Intergroup. (2020). The association between pesticide use and cutaneous melanoma: a systematic review and meta-analysis. JEADV (Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology) 2020 Apr;34(4):691-708. doi: 10.1111/jdv.15964. Epub 2019 Oct 28. PMID: 31541557
(2) Dario Dongo. Savethebees! Salviamo le api, iniziativa dei cittadini europei. Égalité. 15.1.21, https://www.egalite.org/savethebees-salviamo-le-api-iniziativa-dei-cittadini-europei/
(3) Gandini et al. (2005). Meta-analysis of risk factors for cutaneous melanoma: I. Common and atypical naevi. Eur. J. Cancer 41: 28–44, doi:10.1016/j.ejca.2004.10.015
(4) Leonardi et al. (2018). Cutaneous melanoma: from pathogenesis to therapy (Review). International Journal of Oncology 52(4):1071-1080, doi:10.3892/ijo.2018.4287
(5) Parkin et al. (2011) 13. Cancers attributable to solar (ultraviolet) radiation exposure in the UK in 2010. Br. J. Cancer 105(Suppl. 2):S66–S69,  doi:10.1038/bjc.2011.486
(6) Alavanja (2009). Introduction: pesticides use and exposure extensive worldwide. Rev. Environ. Health 24(4):303–309, https://doi.org/10.1515/REVEH.2009.24.4.303
(7) Anderson et al. (2014). Potential health effects associated with dermal exposure to occupational chemicals. Environ. Health Insights 8(Suppl 1):51–62, doi:10.4137/EHI.S15258
(8) Damalas et al. (2011). Pesticide exposure, safety issues, and risk assessment indicators. Int. J. Environ. Res. Public Health 8(5):1402-19, doi:10.3390/ijerph8051402
(9) Fortes et al. (2016). Occupational exposure to pesticides with occupational sun exposure increases the risk for cutaneous melanoma. J. Occup. Environ. Med. 58:370–375, doi:10.1097/JOM.0000000000000665
(10) Gordon et al. (2005). Thermal stress and the physiological response to environmental toxicants. Rev. Environ. Health 20:235–263, doi:10.1515/reveh.2005.20.4.235
(11) Donley (2019). The USA lags behind other agricultural nations in banning harmful pesticides. Environ. Health 18:44, https://doi.org/10.1186/s12940-019-0488-0
(12) Muhamad Ramdan, Iwan & Candra, Krishna Purnawan. (2020). Factors Associated with Cholinesterase Level of Spraying Workers Using Paraquat Herbicide at Oil Palm Plantation in East Kalimantan, Indonesia. doi:10.14710/jkli.19.1.16-20
(13) Dario Dongo, Donato Ferrucci. Pesticidi, tossicità acuta nel sistema agricolo USA. Studio scientifico. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.8.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/pesticidi-tossicità-acuta-nel-sistema-agricolo-usa-studio-scientifico

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Veterinary Director of the Provincial Health Authority of Agrigento and member of the scientific committee 'Eurocarni', he is the author and co-author of hundreds of scientific and non-scientific articles in national and international journals.