Mille tonnellate di grano duro in cattivo stato di conservazione ovvero stipato in magazzini ignoti alle autorità sanitarie, oltre una tonnellata di legumi fuorilegge. È il bilancio delle operazioni condotte dal Reparto Agroalimentare dei Carabinieri (RAC) l’1.4.19, in raccordo con le ASL di Avellino e Benevento e i Carabinieri dell’Arma territoriale.
Grano duro e legumi fuorilegge, indagini e mega-sequestro dei RAC
Le indagini sono state condotte su 12 imprese attive nel commercio all’ingrosso di prodotti cerealicoli, i cui sistemi di registrazione e autocontrollo hanno evidenziato gravi e inaccettabili falle. A seguito di indagini e ispezioni I militari del RAC hanno contestato la violazione di numerosi illeciti amministrativi. Si è così provveduto ad applicare sanzioni per diverse migliaia di euro, nonché al sequestro di enormi quantità di merci:
- oltre 937 tonnellate di grano duro in cattivo stato di conservazione, in provincia di Catania. Le granaglie erano stipate in locali infestati da ratti e piccioni morti,
- 100 tonnellate di grano duro, stoccate in una struttura priva di registrazione nella provincia di Benevento,
- 1,25 tonnellate di legumi vari stoccati in una struttura ignota alle autorità, in provincia di Avellino.
Rintracciabilità e registrazione degli impianti costituiscono il primo requisito a salvaguardia della sicurezza. Nel regolamento (CE) n. 178/02, su cui si basa il diritto alimentare in Europa, così come nel Pacchetto Igiene che ne esprime l’apposita disciplina. (1) Tali registrazioni costituiscono invero la premessa indispensabile affinché le autorità – in ipotesi di verifica o fondato timore di non-conformità di alimenti, mangimi e loro ingredienti ai requisiti di sicurezza – possano ripercorrere la filiera di produzione e distribuzione. A monte, per risalire all’origine della criticità, e a valle per mitigare i rischi per la salute pubblica.
Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, il presidio militare della legalità nella filiera
La sicurezza alimentare è uno dei riflessi della sicurezza pubblica, nonché segno e misura della civiltà di un Paese. Un obiettivo cruciale che tutti gli operatori della filiera agroalimentare devono perseguire in collaborazione e sinergia con le autorità. Tenendo a mente che la forza di una catena viene espressa dalla resistenza del suo anello più debole, e che l’Italia ha una reputazione da proteggere di valore inestimabile. Per la storia e la cultura ma anche per l’economia, il PIL e l’occupazione nei settori agricolo e alimentare, turistico e ricettivo.
A 13 anni dall’entrata in vigore del Pacchetto Igiene (reg. CE 852/04 e seguenti) – che ha introdotto il dovere di registrazione o riconoscimento di ogni struttura dedita a lavorazioni o stoccaggio di alimenti e mangimi – si stenta quasi a credere in situazioni d’illegalità come quelle poc’anzi intercettate dai RAC. Ma l’autorità sanitaria, prima responsabile dei https://www.greatitalianfoodtrade.it/etichette/controlli-il-ruolo-dellamministrazione-sanitaria/, non è sempre in grado di contrastare tali eventi. Per carenza di risorse e anche di quella forza militare che è indispensabile, tra l’altro, anche per intercettare le frodi alimentari.
Si riafferma così il valore primario di una forza militare con poteri di polizia giudiziaria, come appunto i Carabinieri per la Tutela Agroalimentare. Per vigilare su un settore vivo e vitale dell’economia, perciò inevitabilmente esposto a rischi di attività criminali. Con un intervento capillare, su una filiera estremamente frammentata, la cui efficacia è legata anche alla regia di un Comando centrale in grado di tradurre all’istante i segnali in ordini operativi. (2)
Dario Dongo
Note
(1) Per approfondimenti, si veda l’ebook gratuito ‘Sicurezza alimentare, regole cogenti e norme volontarie’,
(2) Come si è evidenziato nel nostro ebook gratuito ‘1169 Pene. Reg. UE 1169/11, notizie sui cibi, controlli e sanzioni’ sono circa 3 milioni in Italia gli operatori soggetti all’applicazione della citata disciplina
Veterinary Director of the Provincial Health Authority of Agrigento and member of the scientific committee 'Eurocarni', he is the author and co-author of hundreds of scientific and non-scientific articles in national and international journals.