Frodi sull’olio di oliva. La protesta in Italia sul ritiro delle regole

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Dall’Italia agli altri paesi del Mediterraneo si leva un coro di critiche sul ritiro delle regole anti-frode sull’olio d’oliva già decise dalla Commissione UE. Le bottiglie “con tappi anti-rabocchi” per l’olio d’oliva nei ristoranti servivano “ad evitare che venissero riempite con altri oli, di dubbia provenienza”, ha commentato il numero uno dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Maurizio Gardini. Secondo Paolo De Castro, la marcia indietro “scava un solco pericoloso” tra paesi del nord e del sud Europa. “Si tratta di una battaglia culturale, oltre che di legalità”, ha sottolineato il ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo. “Le lobby hanno vinto, cambiando una decisione appoggiata da 15 Stati membri”, ha ricordato il leader della Coldiretti Sergio Marini. “Assurdo che si ritorni su regole sulle quali si è discusso un anno e che sono già state approvate”, ha rimarcato il presidente di Federolio Gennaro Forcella.

 

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