A Taranto nasce la rete di canapa per la mitilicoltura. La soluzione risolve l’inquinamento da microplastiche causato dalle reti in nylon attualmente in uso negli allevamenti, e produce ulteriori benefici anche di natura economica. (1)
La rete di canapa per mitilicoltura
Il nuovo strumento è in sperimentazione nell’allevamento di cozze tarantine, presidio Slow Food, nel Mar Piccolo di Taranto.
La location merita un approfondimento, per chi non la conosce. Il mare più piccolo d’Italia, aggredito da diverse forme di inquinamento industriale, agricolo e antropico, è un esempio di resilienza.
Vanta una ricca e varia fauna marina, arricchita dagli esemplari che dai mari di tutto il mondo giungono a Taranto attaccati al fondo delle navi.
Da alcuni anni il Mar Piccolo di Taranto è stato trasformato in un parco regionale da oltre 6mila ettari. Ma l’avvio delle attività è ancora impastoiato nella burocrazia. (2)
Canapa, innocua anzi utile
Giunto a metà, l’impiego sperimentale di canapa per la rete da mitilicoltura ha già dato risultati eccellenti
- il materiale si dissolve in acqua, trasformandosi in ulteriore nutrimento per la fauna marina,
- si esclude una fonte di inquinamento da plastica che tuttora affligge i mari e il Mediterraneo in particolare, (3,4)
- le cozze crescono molto più, fino a 6 volte di quando vengono allevate nelle reti di nylon.
Il progetto prenderà presto forma di startup. E seguiranno così le attività corollario sul territorio, come la coltivazione della canapa industriale e uno stabilimento per l’assemblaggio delle reti, oggi intrecciate con la tecnica del macramè, dall’artigiana Simona Tempesta, che lavora al progetto assieme a Fabrizio Manzulli e Rachele Invernizzi, vicepresidente di Federcanapa.

Un anello per l’acquacoltura sostenibile
Di per sé l’acquacoltura di cozze e mitili è già una attività a elevata sostenibilità ambientale, come evidenziato dallo studio del CREA Zootecnia e Acquacoltura.
L’eccellenza potrà venire raggiunta con le ulteriori operazioni di:
- sostituire le barche a motore termico con imbarcazioni a motori elettrici o ibridi,
- utilizzare energia solare (con pannelli fotovoltaici o forniture certificate) o altre fonti di energia rinnovabile per depurare i molluschi. (5)
Note
(1) Mario Catania. Reti di canapa per le cozze al posto del nylon: ‘No rifiuti e crescita aumentata di 6 volte’. Canapa industriale, 2.8.22
(2) Sulla ricchezza faunistica e la storia del Mar Piccolo, v. Rossella Baldacconi. Mar Piccolo di Taranto, il mare del paradosso, corredato da bellissime fotografie
Sulle sorti del parco, v. Alessandro Greco. Parco Mar Piccolo, a che punto siamo?, 20.7.22
(3) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. Mediterraneo, un mare di plastica. Il rapporto ISPRA. GIFT (Great Italian Food Trade), 16.10.19
(4) Dario Dongo, Giulia Torre. Attrezzi da pesca, rifiuti marini e protezione degli ecosistemi acquatici. Il dibattito UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 7.1.22
(5) Marta Strinati. Cozze e altri mitili, l’acquacoltura che sequestra il carbonio. GIFT (Great Italian Food Trade), 11.7.22.