Automazione in agricoltura, il rapporto FAO 2022

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rapporto FAO automazione agricoltura

Il rapporto FAO ‘The State of Food and Agriculture 2022’ (SOFA) è dedicato al ruolo dell’automazione in agricoltura rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs), in Agenda ONU 2030. (2)

1) SOFA, il rapporto FAO sull’automazione in agricoltura

The State of Food and Agriculture (SOFA) è uno dei principali rapporti pubblicati da FAO (Food and Agriculture Organization) con cadenza annuale. La sua edizione 2022 analizza 27 case studies di impiego dell’automazione e nuove tecnologie in diverse filiere dell’agricoltura.

2) Automazione v. meccanizzazione

L’automazione in agricoltura è definita come ‘l’uso di macchinari e attrezzature nelle operazioni agricole per migliorarne la diagnosi, il processo decisionale o l’esecuzione, riducendo la fatica del lavoro agricolo e/o migliorando la tempestività, e potenzialmente la precisione, delle operazioni agricole‘.

La meccanizzazione del lavoro agricolo ha automatizzato la sola fase esecutiva dei processi (es. irrigazione, raccolta). L’automazione invece può sostituire l’uomo anche nelle fasi di diagnosi e decisione. I sensori ad esempio rilevano il fabbisogno di acqua di una pianta e il sistema decide i tempi e volumi ottimali di irrigazione.

3) Opportunità

I protagonisti dell’automazione in agricoltura sono Artificial Intelligence (AI), droni e robotica, sensori, sistemi satellitari di navigazione (GNSS) e altri sistemi digitali.

L’ottimizzazione degli interventi (c.d. agricoltura di precisione) aspira a incrementare delle rese, ridurre gli input in agricoltura, risparmiare risorse (acqua, energia, lavoro).

3.1) Lavoro e sicurezza

La riduzione del carico di lavoro può facilitare la vita degli agricoltori e alleviare quella delle donne e bambini spesso coinvolti (e sfruttati). Oltre a colmare le carenze di manodopera, soprattutto nei Paesi ad alto reddito. (3)

La sicurezza sul lavoro può altresì venire migliorata, con particolare riguardo ai rischi di esposizione a sostanze chimiche tossiche.

L’utilizzo più oculato di agrotossici (es. pesticidi, erbicidi) e farmaci veterinari (es. antibiotici) potrebbe migliorare la sicurezza alimentare.

3.2) Sostenibilità ambientale e benessere animale

Le tecnologie possono venire utilizzate per preservare la biodiversità e i servizi ecosistemici, oltreché per ridurre il consumo di risorse naturali. Sebbene si debbano considerare anche risorse naturali necessarie per realizzare le tecnologie stesse.

I c.d. allevamenti di precisione a loro volta consentono il monitoraggio costante dello stato di salute dei capi, nonché interventi tempestivi e mirati. Non senza preoccupazioni di tipo etico allorché venga meno il rapporto tra allevatori e animali.

4) Possibili risvolti negativi

Le diseguaglianze possono venire esacerbate dall’automazione sotto diversi aspetti, che dovrebbero perciò ricevere considerazione da parte dei decisori politici (v. par. 5):

– impossibilità di adottare le tecnologie, in alcune aree del mondo, per carenze infrastrutturali (es. strade, elettricità, connettività),

– iniqua distribuzione dei benefici tra le aziende, a discapito dell’agricoltura contadina, e al loro interno (a svantaggio di braccianti, donne e bambini),

– calo della domanda di lavoratori non specializzati, con loro maggiore esposizione ai rischi di povertà anche estrema.

4.1) Questioni ambientali

La preoccupazione che accompagna ogni nuova tecnologia attiene alla sua motivazione. Gli OGM vecchi e nuovi, come si è visto, si sono sempre rivelati funzionali all’incremento delle vendite di erbicidi e pesticidi a cui le sole piante geneticamente modificate sono in grado di resistere. (4)

Gli ecosistemi possono venire esposti ad altrettanti rischi qualora le tecnologie siano rivolte allo sviluppo di monocolture intensive e agricoltura industriale. (5) Con conseguenti perdite di biodiversità, deforestazioni, erosione dei suoli e tossicità dei sistemi agricoli, (6) accelerazione del cambiamento climatico. (7)

4.2) Oligopoli

There is a genuine danger that such new food systems could succumb to the corporate capture and concentration that dominate the current system. (8)

In both the old and the new systems, we should campaign for intellectual property rights to be weak and anti-trust laws strong’ (George Monbiot, Twitter, 17.11.22).

5) Tecnologie al servizio dell’inclusione

FAO indica la possibilità di contribuire al raggiungimento di alcuni SDGs con l’automazione e le nuove tecnologie possono in agricoltura, a condizione che esse siano inclusive.

La parità di accesso a queste tecnologie postula che esse siano scalabili bottom-up. Vale a dire accessibili a tutti, incluse le micro imprese. E interoperabili, aggiungiamo noi. (9)

5.1) Servizi condivisi

L’accessibilità alle tecnologie, in alcuni dei casi esaminati, è stata realizzata attraverso servizi condivisi:

– in Ghana ad esempio è nata TROTRO Tractor, una sorta di Uber per i trattori,

– in Myanmar un servizio di noleggio di attrezzature, Tun Yat, è a disposizione di piccoli produttori (<2 ha di terreno) e aziende al femminile.

Gli agricoltori possono così accedere a tecnologie con costi di acquisto significativi. E i loro proprietari riescono ad ammortizzare i relativi investimenti grazie alle tariffe di noleggio.

5.2) Lavoro e inclusione

L’agricoltura supportata dall’automazione stimola nuove opportunità di lavoro, evidenzia il rapporto FAO. Le quali richiedono competenze sulle nuove tecnologie, così anche scolarizzazione, e possono offrire stipendi dignitosi. Oltre a facilitare l’inclusione di persone con disabilità.

Politiche trasparenti sono essenziali a garantire che le tecnologie siano sostenibili e accessibili a tutti i tipi di imprese, senza avallare monopoli da parte delle aziende più capaci di investimenti. Il concetto chiave su cui FAO si sofferma è il ‘cambiamento tecnologico responsabile’.

6) Politiche necessarie

Il ‘cambiamento tecnologico responsabile, secondo FAO, richiede un intervento politico su quattro aree:

6.1. Capacity building

Servono investimenti per creare e/o rafforzare le infrastrutture necessarie (es.strade, energia, connettività), oltreché in materia di finanza e gestione dati.

6.2. Sostegno finanziario

Investimenti pubblici mirati dovrebbero sostenere il ricorso all’automazione, soprattutto per le imprese piccole e microscopiche.

6.3. Sostenibilità e resilienza

Sono necessari pianificazione e monitoraggio dell’uso delle terre e incentivi agli investimenti responsabili, per prevenire il ripetersi dei problemi già evidenziati da FAO in agricoltura industriale e zootecnia (5,10).

6.4. Sostegno ai gruppi emarginati

L’inclusione di donne, giovani e piccoli produttori è essenziale, anche attraverso piccoli macchinari meno costosi, servizi condivisi e tecnologie digitali di facile accesso tramite smartphone o tablet.

Rimane necessario migliorare le infrastrutture rurali, sviluppare le conoscenze e organizzare gli agricoltori per poter ammortizzare i costi.

7) Conclusioni provvisorie

L’economicità dell’automazione in agricoltura è ancora in divenire. Solo 10 dei 27 casi esaminati nel rapporto FAO in esame mostrano che i ricavi apportati dalle nuove tecnologie sono superiori ai costi necessari per adottarle.

I monopoli devono venire prevenuti con le misure finora ignorate nei settori altrettanto cruciali di sementi e pesticidi. (11) Nondimeno, gli esperti FAO considerano la necessità di sviluppare l’automazione nei sistemi agricoli sarà possibile affrontare le sfide che ci attendono.

#SDG1, no poverty. #SDG2, zero hunger. #SDG8, decent work and economic growth. #SDG12, responsible consumption and production

Dario Dongo e Alessandra Mei

Note

(1) FAO. The State of Food and Agriculture 2022. Leveraging automation in agriculture for transforming agrifood systems. https://www.fao.org/3/cb9479en/online/cb9479en.html

(2) Dario Dongo. SDGs, le trasformazioni doverose per la filiera alimentare. GIFT (Great Italian Food Trade). 19.9.19

(3) Il rapporto FAO SOFA 2022 riferisce che 2,5 milioni di lavoratori hanno lasciato l’agricoltura, in Unione europea, negli ultimi 10 anni

(4) Dario Dongo. Nuovi OGM a servizio degli agrotossici. La prova del 9 nel nuovo mais GE di Monsanto. Petizione. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.7.20

(5) Marta Strinati, Dario Dongo. Agricoltura industriale, i 10 punti critici da affrontare. Rapporto UNEP. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.7.20

(6) Dario Dongo, Donato Ferrucci. Pesticidi, tossicità acuta nel sistema agricolo USA. Studio scientifico. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.8.19

(7) Dario Dongo. Biodiversità ed emergenza climatica, il filo comune. Égalité. 13.2.20

(8) Marta Strinati, Dario Dongo. Pesticide Atlas 2022, il business globale degli agrotossici. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.11.22

(9) L’interoperabilità comporta l’assenza di vincoli all’uso di hardware e software proprietari per poter fare funzionare i sistemi, e la conseguente possibilità di fare interagire i vari dispositivi attraverso linguaggi condivisi

(10) Dario Dongo, Marina De Nobili. Zootecnia, FAO propone 5 aree di intervento per ridurre le emissioni di gas serra. GIFT (Great Italian Food Trade). 29.8.20

(11) Dario Dongo. Sementi, i 4 padroni del mondo. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.1.19

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Veterinary Director of the Provincial Health Authority of Agrigento and member of the scientific committee 'Eurocarni', he is the author and co-author of hundreds of scientific and non-scientific articles in national and international journals.