CIBO&ARTE – “Un americano a Roma””

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“Un americano a Roma” è un film del 1954, con la regia di Steno, nome d’arte di Stefano Vanzina. Il protagonista della pellicola, interpretato da Alberto Sordi, è un giovane sempliciotto di borgata, fanatico dello stile di vita statunitense, filtrato attraverso il cinema d’oltreoceano (soprattutto western e war movie). Ammirazione che si estende all’ambito alimentare.

La scena più conosciuta della pellicola è quella della consumazione di un pasto serale. Secondo lo schema mentale stereotipato del protagonista, gli Americani consumerebbero a cena marmellata, mostarda, latte e yogurt. Spalmati tutti assieme su una fetta di pane, appena ingurgitati provocano un’immediata reazione di rigetto, resa esplicitamente visibile.

Ne consegue che il latte viene destinato al gatto e lo yogurt al sorcio (leggi: topo). La mostarda invece tornerà utile per sterminare le cimici. Indi una subitanea conversione verso una più familiare e salubre dieta mediterranea, allora ripudiata per far posto a quella importata dagli States.

Il Nostro, manifestando grande voracità, si tuffa ingordo nel piatto di pasta, nel caso specifico spaghetti, declinati maccaroni, preparato dalla mamma, annaffiandolo generosamente con vino rosso contenuto in un fiasco, recipiente di vetro, rivestito di erbe palustri, di forma ovale e con il collo allungato: contenitore pressoché scomparso dalle tavole della media e piccola borghesia italiana.  

(Bruno Nobile)

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