‘EU waste framework directive’ e sprechi alimentari, le proposte di BEUC

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EU Waste Framework Directive le richieste di BEUC

L’organizzazione europea dei consumatori BEUC raccomanda di rivedere alcuni punti della proposta di revisione della ‘EU Waste Framework Directive’ – presentata dalla Commissione europea il 5 luglio 2023 al Parlamento europeo e al Consiglio – con l’obiettivo di ridurre le perdite e gli sprechi alimentari. (1)

‘EU waste framework directive’, perdite e sprechi alimentari

La proposta di revisione della ‘EU Waste Framework Directive’, come si è visto, comprende nuove regole e obiettivi per la riduzione di perdite e sprechi alimentari (food loss and waste, FLW). (2) Entro il 2030 gli Stati membri dovrebbero infatti ridurre i rifiuti alimentari – rispetto al 2020 o a un anno precedente, a condizione di poter fornire dati attendibili al riguardo – come segue:

  • ‘food loss’, vale a dire le perdite che si verificano nelle fasi di lavorazione e produzione, -10%,
  • ‘food waste’, cioè gli sprechi che si realizzano nella vendita al dettaglio e nel consumo (domestico, al ristorante etc), -30% pro-capite.

La Commissione europea dovrà rivalutare tali obiettivi entro il 2027, sulla base dei risultati raggiunto dagli Stati membri nella riduzione di perdite e sprechi alimentari.

Misure improrogabili

Affrontare il fenomeno degli sprechi alimentari è un’urgenza improrogabile. Le pur incerte stime finora elaborate indicano che nel 2020 il totale di ‘food loss’ e ‘food waste’ in UE potrebbe avere raggiunto i 59 mln di tonnellate (131 kg/abitante), così ripartito:

– famiglie, nell’ambito dei consumi domestici (53%),

– trasformazione e produzione agroalimentare (20%),

– produzione primaria (11%),

– ristoranti e altri servizi di ristorazione (9%),

– punti vendita al dettaglio e altri settori di distribuzione alimentare (7%).

Le richieste di BEUC

Se da un lato i consumatori hanno un ruolo da svolgere nella riduzione degli sprechi alimentari, dall’altro tutti gli attori della filiera – tra cui agricoltori, produttori e distributori – devono assumersi la loro piena responsabilità nella lotta agli sprechi alimentari. 

La definizione di obiettivi vincolanti di riduzione degli sprechi alimentari, ‘from farm to fork’, può contribuire a questo obiettivo’, afferma BEUC. La quale perciò indica alla Commissione europea le raccomandazioni di cui a seguire, per migliorare la proposta di revisione della EU Waste Framework Directive.

1 – Migliorare gli obiettivi

I ‘target’ di riduzione dei rifiuti alimentari proposti in UE sono insufficienti a raggiungere l’obiettivo delle Nazioni Unite di dimezzare gli sprechi alimentari pro capite e ridurre le perdite alimentari nelle supply-chain, a livello globale, entro il 2030.

2 – Includere le aziende agricole

Gli obiettivi di riduzione dei rifiuti alimentari dovrebbero venire applicati nell’intera filiera, ‘from farm to fork’. Si auspica quindi l’adozione di un obiettivo di riduzione degli sprechi alimentari nelle aziende agricole che comprenda le messi non raccolte, ad esempio a causa della scarsa redditività economica, le quali potrebbero rimanere escluse dagli obblighi di monitoraggio e rendicontazione degli Stati membri, poiché non ricadono nella nozione attuale di ‘rifiuti alimentari’.

Questo concetto è ben espresso nei Sustainable Development Goals (SDGs) in Agenda ONU 2030. ‘Ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e di approvvigionamento, comprese le perdite post-raccolto’ (target  No 12.3).

3 – Distinguere tra rifiuti alimentari commestibili e non

È necessario distinguere tra rifiuti alimentari commestibili e non, secondo BEUC, almeno a livello di famiglie. Tanto più i consumatori preparano gli alimenti a partire dalle materie prime agricole, infatti, tanto maggiore sarà la quantità di ’rifiuti’ alimentari che tuttavia riguardano parti non commestibili di frutta e verdura (es. steli, bucce, semi, etc.).

4 – ‘Date marking’

Oltre la metà degli sprechi alimentari (53%) avviene a livello domestico. Una delle cause di spreco alimentare da parte dei consumatori è la scarsa comprensione della differenza tra la data di scadenza (use by) e il termine minimo di conservazione (best before).

Il ‘date marking’, oltretutto, è spesso difficile da trovare sulla confezione. ‘Proprio a causa della riforma introdotta dal Food Information Regulation (EU) No 1169/11, che ha eliminato il requisito di posizionare il ‘date marking’ nello stesso campo visivo di ‘product name’ e quantità’, spiega il nostro avvocato Dario Dongo.

BEUC sollecita quindi la Commissione europea a presentare al più presto la sua proposta di revisione delle norme UE sull’etichettatura degli alimenti, già attesa entro lo scorso dicembre 2022.

5 – Coinvolgere le organizzazioni dei consumatori

Le organizzazioni dei consumatori possono svolgere un ruolo chiave nel sensibilizzare e informare i consumatori sullo spreco alimentare. Questo ruolo potrebbe essere meglio riconosciuto e riflesso nella proposta, compreso l’accesso ai finanziamenti per le attività che contribuiscono a combattere lo spreco alimentare.

Sprechi alimentari, una sconfitta per tutti

Giova ricordare che lo spreco alimentare rappresenta una sconfitta sotto ogni aspetto. Esso infatti:

– nuoce all’ambiente e al clima, perché comporta emissioni di gas serra inutili (stimate pari al 16% di quelle derivanti dal sistema alimentare) e dispersione di risorse preziose, come l’acqua,

– è immorale. Secondo Eurostat, lo spreco alimentare realizzato da famiglie, ristoranti e venditori al dettaglio rappresenta il 10% dell’offerta alimentare totale nella UE. Al contempo, circa 32,6 milioni di persone possono concedersi un pasto di qualità soltanto ogni due giorni,

– è antieconomico. Secondo il Centro comune di ricerca (CCR) della Commissione europea, riducendo lo spreco alimentare le famiglie potrebbero risparmiare in media 220-720 euro all’anno. Ciò potrebbe anche contribuire a mitigare i prezzi dei prodotti alimentari (ad esempio, il prezzo delle verdure potrebbe diminuire fino al 4%, mentre quello della frutta potrebbe scendere del 2%).

#Wasteless (3)

Marta Strinati

Note

(1) REDUCING FOOD WASTE IN THE EU. BEUC’s position on the proposal for a revision of the Waste Framework Directive setting binding food waste reduction targets. https://www.beuc.eu/sites/default/files/publications/BEUC-X-2023-118_Reducing_Food-Waste_in_the_EU.pdf 

(2) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Food loss and waste, proposta di revisione della direttiva quadro sui rifiuti in UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.7.23

(3) Wasteless – Waste Quantification Solution to Limit Environmental Stress – è un progetto europeo che mira a sviluppare strumenti innovativi per quantificare e monitorare la FLW. Si veda il precedente articolo di Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Wasteless, progetto di ricerca UE su economia circolare e blockchain. GIFT (Great Italian Food Trade). 5.9.22

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