Il futuro è rosé e non solo

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Con il 60% della produzione esportata e una linea di prodotti che si aggiorna di continuo, Valdo Spumanti è una delle imprese italiane dell’agrifood più orientate all’internazionalizzazione. Il 2013 è stato un anno positivo per l’azienda veneta, in crescita rispetto al 2012 sia sul territorio nazionale che oltreconfine. Lo racconta con dovizia di particolari Massimo Poloni, managing director di Valdo, in una lunga intervista concessa a DM.

La situazione del mercato "vede un miglioramento", afferma il dirigente, e se il segmento dolce cede punti aumenta invece il comparto secco "che continua a crescere sia nel volume che nel valore". A dimostrazione concreta che "sperimentazione e innovazione di prodotto" siano "elementi caratterizzanti", in anni recenti Valdo ha presentato un Prosecco DOCG Extra dry e rilanciato il Rosé per il canale della grande distribuzione in Italia ed estero.

Immancabile un riferimento alla differenza tra prosecco e champagne, una competizione che in buona parte si gioca sul rapporto tra qualità-prezzo: "Il "value for money" che il Prosecco riesce a trasferire al consumatore è bilanciato e non fuorviante – commenta il direttore amministrativo – Inoltre risulta meno impegnativo e per un consumo quotidiano".

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