Olio di palma, in Perù le piantagioni divorano l’Amazzonia
La produzione di olio di palma ha un ruolo primario nella deforestazione dei polmoni verdi nei Tropici del pianeta. In Sud-Est asiatico, (1) come in Africa e America Latina. Non solo al centro, in Messico e Colombia, ma anche in Perù dove la palma da olio divora l’Amazzonia.
Il Perù attualmente custodisce circa 74 milioni di ettari di foreste vergini, pari al 70% del territorio nazionale. La palma da olio ha già divorato 60.000 ettari di foresta amazzonica, e ne travolgerà a breve altri 113.000, (2) a causa dei progetti attivati dal Grupo Palmas e dalla rete di imprese create da Dennis Melka, investitore legato a grandi interessi agro-industriali in Malesia.
Il meccanismo è sempre lo stesso, espropriazione dei territori alle popolazioni che li hanno abitati per secoli e millenni, (2) deforestazioni e deviazione dei corsi d’acqua a servizio delle nuove monocolture, piantumazioni e massiccio impiego di pesticidi neurotossici vietati nei Paesi di destino del grasso tropicale. Che viene poi raffinato a elevate temperature, causando la formazione di contaminanti genotossici e cancerogeni.
Devastazione ambientale, emissioni sbalorditive di gas serra, conflitti sulle terre e sfruttamento dei lavoratori, anche minori. Per il profitto senza scrupolo dei palmocrati, i pochi colossi industriali che producono l’oro verde e quelli che lo trasformano in ‘biodiesel’ o ingrediente alimentare.
Il rapporto ‘Deforestación por definición‘ (4) evidenzia il pericolo di distruzione di oltre 150 mila ettari di foreste primarie. Tuttavia, non siamo preparati ad affrontare questa situazione, è necessario lavorare in una politica multisettoriale che integra i criteri ambientali, sociali e geografici” ha spiegato.
‘Le autorità peruviane hanno interpretato in modo erroneo la definizione di ‘foreste’ contenuta nella Legge Forestale, in modo da consentire la deforestazione di migliaia di ettari di foresta amazzonica primaria.’
(Julia Urrunaga, direttrice dei programmi di EIA, Environmental Investigation Agency)
Perché la palma da olio divora l’Amazzonia peruviana? Perché la domanda globale di olio di palma continua a crescere, nonostante le opposizioni dei consumatori europei. E le terre disponibili nel Sud-Est asiatico non bastano a soddisfare la domanda. ‘Ciò spinge i grandi produttori a cercare aggressivamente nuove aree‘, spiega Julia Urrunaga. ‘E il Perù è un paese favorevole per la coltivazione, sia per la sua geografia, sia perché il paese ha una politica tesa a promuovere l’olio di palma.’
Aceite de palma, ya basta!
Dario Dongo
Note
(1) Vedasi Borneo e Papua Nuova Guinea. Oltre alle operazioni condotte dai produttori malesi in ogni parte del globo, a latitudini tropicali
(2) Nelle zone di Loreto, Ucayali e San Martin
(3) C.d. rapina delle terre (land grabbing), realizzata con violenza ovvero mediante corruzione dei governi locali e atti fraudolenti
(4) Pubblicità progresso, nel video dedicato dalla ONG Sum of Us a Doritos, il celebre snack del gruppo PepsiCo, su https://youtu.be/VPlxNhEc2lA
(5) Uno studio realizzato da Environmental Investigation Agency (EIA), Oxfam Perú e la Asociación Interétnica de Desarrollo de la Amazonía Peruana (Aidesep)
Veterinary Director of the Provincial Health Authority of Agrigento and member of the scientific committee 'Eurocarni', he is the author and co-author of hundreds of scientific and non-scientific articles in national and international journals.